martedì 4 gennaio 2011

Buon anno!

Con un pò di ritardo auguro a tutti un anno bellissimo e pieno di tutto ciò che più desiderate.
Il 2011 nel mio ospedale lo ho inaugurato io, i primi 3 parti, sul registro, portano il mio nome, un bell'inizio decisamente!
I primi due sono stati due cesarei, mio malgrado.
Sul primo non discuto, un distacco di placenta, sul secondo ho avuto molto da pensare.
Non è facile questo lavoro, prender la giusta decisione e prenderla al momento giusto non è sempre così scontato.
Vorrei avere la palla di vetro, ma purtoppo nel kit del bravo ginecologo non è compresa.
E prendere la decisione giusta quando un cesareo vorresti evitarlo è ancora più difficile...
Mi trovavo con la mia collega, a 8 cm il battito già lasciava molto a desiderare, a dilatazione completa oramai c'era un'importante bradicardia, che fare? andiamo avanti, sperando che bastino poche spinte? mettiamo una ventosa, facciamo una kristeller? ma la testa era ancora troppo alta... è un primo figlio, i tempi non erano dalla nostra parte... proviamo lo stesso, incoraggiamo la donna, ma il battito non accennava a riprendersi, mi guardo con la collega, ci dispiace da morire, ma corriamo in sala operatoria... c'era un giro serrato attorno al collo, come tante volte, ma troppo rischioso con quel battito che non accennava alcuna ripresa attendere ancora.
Non sono una cesarizzatrice, premetto, ma la decisione alla fine me la ha suggerita un pensiero "chi sono io per rischiare di metter al mondo un bambino con deficit neurologici?", no, non sono nessuno e che sono brava non lo devo dimostrare a nessuno, e soprattutto non devo farlo a discapito delle donne e dei loro figli.
Però poi, dopo Giulia, è arrivato Leonardo, che invece è nato da un parto bellissimo... in realtà il mio turno era finito, sarei dovuta andare via, ma dallo sguardo della donna ho capito che avrebbe voluto che io rimanessi con lei. Così sono rimasta e ne è valsa la pena, un bel parto, l'ennesima grandissima emozione, come tutte le volte...
E' difficile descriverlo... quelle ultime due spinte, quel corpo che scivola fuori e subito il pianto, l'ostetrica che subito mette il bimbo sulla pancia della mamma, un rapporto che si stabilisce immediatamente, un riconoscersi, perchè improvvisamente il bimbo smette di piangere... i nostri auguri alla coppia, i nostri sorrisi, i loro grazie... ecco, è sempre così e ringrazio il cielo che ancora riesco ad emozionarmi e in maniera così forte.
Poi saluto, vado via, ma lei, Simona, mi prende il braccio, ci siamo abbracciate, l'ho baciata sulla guancia e sulla fronte... ne è valsa la pena pure questa volta, qualche ora di lavoro in più, ma la mia giornata è iniziata benissimo e il viaggio verso casa l'ho fatto cantando per tutto il tempo e con il sorriso stampato sulle labbra...

1 commento:

  1. Che bei post! Spero di leggerne altri presto.
    Ho avuto il piacere di conoscerla all'ospedale di Marino in questi giorni (anche se gli eventi che mi hanno portato lì non possono proprio definirsi un "piacere"...) e volevo solo dirle che è proprio in gamba Dottoressa! Si capisce subito che è una persona speciale. Grazie.

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