martedì 25 gennaio 2011

Considerato che l'amore non ha prezzo lo pagherò con tutto l'amore che ho.

Gabriele, il figlio della mia piccola Rambo mi scrive:
"Mamma è un pò timida ed impacciata, quindi lo faccio io che sono più in gamba di lei...
Grazie!!
Grazie per la presenza, per la dolcezza e la pazienza con cui hai accompagnato mamma e papà alla mia nascita e grazie di avermi fatto nascere,
Ti vogliamo bene,
Gabriele"

Ho cercato di trattenere le lacrime mentre la abbracciavo a studio, ovviamente non c'è l'ho fatta, e a dirla tutta mi ero già emozionata tanto a vederla entrare con quello splendore tra le braccia, lei così piccola, così dolce e timida, ma così forte, la mia piccola Rambo... la mia piccola Rambo a cui ho dovuto fare un cesareo che ancora non mi perdono, perchè ero sicura che sarebbe stata forte e bravissima... perchè io quella notte ero di guardia e avrei voluto solo starle vicino, come un'amica, sostenerla ed incoraggiarla, invece affondando quel bisturi sulla sua pelle ho sentito il dolore io, che l'anestesia non avevo...e mentre prima le facevo firmare il consenso all'intervento ho visto la tristezza nei suoi occhi e quello sguardo ancora mi fa male, pur sapendo benissimo che non potevamo andare avanti.

Tu mi hai scritto piccola mia e ora lo faccio io a te, ti ho sempre ammirata e ti voglio bene, ma sono certa che questo lo sai già...

sabato 15 gennaio 2011

Oddio, oddio mi sento male!

"Dottoressa??? Oddio oddio mi sento male! ho la tachicardia, mi scoppia il cuore e la testa!tra un pò muoio!"
La telefonata esordisce così... dall'altra parte del telefono parla Elena, ragazza vista e conosciuta un mese fa per routinario controllo non in gravidanza, di cui riconosco la voce, inconfondibile, una di quelle persone che parlano ridendo.
Ero in ospedale seduta, mi alzo di scatto, mille campanelli di allarme si accendono in me; le dico "Elena stai tranquilla! rilassati e dimmi bene quello che ti senti!" e lei "Non ti sento bene, oddio oddio, ti prego vai in un posto che prenda meglio che io sto male!".
Io tra un pò collasso, mi balena l'idea del perchè una che sta così male perda tempo a chiamare la ginecologa, però faccio come dice lei, mi sposto e lei continua "Ho fatto il test, ci sono due linee rosse, ma una è più chiara, in realtà è il terzo che faccio, però gli altri erano negativi!!! ti prego ti prego, dimmi che sono incinta!".
A quel punto mi rilasso capisco che il malessere è solo emotivo, è solo gioia, ma lo chiedo a lei "Quindi Elena non stai male? è solo gioia?" e lei "Si, si!", dentro di me un pò la maledico per il coccolone che mi ha fatto prendere e lei sempre con la sua voce che ride "ah, si scusa, scusa, ma io sono al settimo cielo! pensa che sei la prima a saperlo, manco al mio fidanzato l'ho detto! avrò un bambinoooooooooooooooooooo!!!", ovviamente me ne guardo bene, al momento e in mezzo a tanto entusiasmo dal dirle di evitare di battezzare un test di gravidanza su urine della farmacia, ma la sua gioia e come una malattia contagiosa, quindi rido anche io, quindi le faccio gli auguri, quindi sorrido pensando a Elena, all'esordio della sua telefonata, a me che stavo per allertare il centro mobile di rianimazione, alla sua gioia, e poi a noi, me e lei che mi auguro inizieremo un'altra bella storia lunga nove mesi, più o meno...
ps. come inizio non c'è male!

martedì 4 gennaio 2011

Buon anno!

Con un pò di ritardo auguro a tutti un anno bellissimo e pieno di tutto ciò che più desiderate.
Il 2011 nel mio ospedale lo ho inaugurato io, i primi 3 parti, sul registro, portano il mio nome, un bell'inizio decisamente!
I primi due sono stati due cesarei, mio malgrado.
Sul primo non discuto, un distacco di placenta, sul secondo ho avuto molto da pensare.
Non è facile questo lavoro, prender la giusta decisione e prenderla al momento giusto non è sempre così scontato.
Vorrei avere la palla di vetro, ma purtoppo nel kit del bravo ginecologo non è compresa.
E prendere la decisione giusta quando un cesareo vorresti evitarlo è ancora più difficile...
Mi trovavo con la mia collega, a 8 cm il battito già lasciava molto a desiderare, a dilatazione completa oramai c'era un'importante bradicardia, che fare? andiamo avanti, sperando che bastino poche spinte? mettiamo una ventosa, facciamo una kristeller? ma la testa era ancora troppo alta... è un primo figlio, i tempi non erano dalla nostra parte... proviamo lo stesso, incoraggiamo la donna, ma il battito non accennava a riprendersi, mi guardo con la collega, ci dispiace da morire, ma corriamo in sala operatoria... c'era un giro serrato attorno al collo, come tante volte, ma troppo rischioso con quel battito che non accennava alcuna ripresa attendere ancora.
Non sono una cesarizzatrice, premetto, ma la decisione alla fine me la ha suggerita un pensiero "chi sono io per rischiare di metter al mondo un bambino con deficit neurologici?", no, non sono nessuno e che sono brava non lo devo dimostrare a nessuno, e soprattutto non devo farlo a discapito delle donne e dei loro figli.
Però poi, dopo Giulia, è arrivato Leonardo, che invece è nato da un parto bellissimo... in realtà il mio turno era finito, sarei dovuta andare via, ma dallo sguardo della donna ho capito che avrebbe voluto che io rimanessi con lei. Così sono rimasta e ne è valsa la pena, un bel parto, l'ennesima grandissima emozione, come tutte le volte...
E' difficile descriverlo... quelle ultime due spinte, quel corpo che scivola fuori e subito il pianto, l'ostetrica che subito mette il bimbo sulla pancia della mamma, un rapporto che si stabilisce immediatamente, un riconoscersi, perchè improvvisamente il bimbo smette di piangere... i nostri auguri alla coppia, i nostri sorrisi, i loro grazie... ecco, è sempre così e ringrazio il cielo che ancora riesco ad emozionarmi e in maniera così forte.
Poi saluto, vado via, ma lei, Simona, mi prende il braccio, ci siamo abbracciate, l'ho baciata sulla guancia e sulla fronte... ne è valsa la pena pure questa volta, qualche ora di lavoro in più, ma la mia giornata è iniziata benissimo e il viaggio verso casa l'ho fatto cantando per tutto il tempo e con il sorriso stampato sulle labbra...