sabato 22 ottobre 2011

sentita questa le ho davvero sentite tutte...

Ieri una bella ragazza, sui 25-26 anni,viene nel mio reparto e chiede informazioni su come prenotare la cardiotocografia; insieme alla cara ostetrica le fissiamo l 'appuntamento, come al solito iniziamo a parlare con lei circa il decorso della sua gravidanza visto che ha scelto di venire a partorire da noi e fin qui tutto bene...
ad un certo punto la ragazza dice "veramente io poi dovrò fare il cesareo perchè mi hanno tolto una cisti ovarica e la dottoressa che mi segue ha detto che devo per forza fare il cesareo visto che ho una cicatrice."
Noi momenti collassiamo! ma come il cesareo? che c'entra una cisti ovarica con la modalità del parto e con il cesareo nello specifico? poso capire se avesse fatto una recente miomectomia, ma ammetto solo il discorso del grosso mioma intramurale, ma la cisti ovarica è davvero  la prima volta che la sento!
Perchè continuare a creare confusione nelle donne? perchè dire cose che non hanno il minimo riscontro scientifico? perchè c'è qualche collega "così poco preparato", che consiglia un intervento chirurgico (il cesareo) ad una giovane donna che non ne presenta indicazione alcuna?
Il discorso del rischio chirurgico e post chirurgico, la mia brava collega lo avrà chiaramente esposto alla donna?
No, scusate lo sfogo, ma davvero sentita questa le ho sentite tutte....

2 commenti:

  1. Gentile Dott.sa.
    leggere i suoi post mi ha finalmente rincuorata....Allora le persone con un cuore esistono!!!!!! E' da due giorni che cerco notizie sul parto terapeutico...invano!! Nel frattempo una mia carissima amica è ricoverata in ospedale perchè purtroppo il suo bimbo ha delle gravi malformazioni e non può portare a termine la gravidanza. Son trascorse ormai più di 48 ore da quando le hanno introdotto la prima candeletta...e dopo 5 ancora non succede nulla, ma dico nulla!! Ogni tanto si affaccia qualche infermiera che timidamente le chiede "sta ancora così?" e poi nuovamente il silenzio. Ovviamente è molto provata psicologicamente e fisicamente (Si immagini le notti insonni che hanno preceduto questa terribile esperienza!!)ma nessuno le dice quanto dovrà durare questo strazio e quali altre alternative ci sono. Un medico con molta "gentilezza" le ha soltanto detto che l'ultima spiaggia sarà il parto cesareo, ma a quel punto metterà a serio rischio il suo utero.
    Ora io Le chiedo: è possibile che in un dramma così grande, qualè quello dell'aborto, non ci sia nessun tipo di supporto psicologico? Dov'è la coscienza di questa gente? perchè non vanno a zappare la terra invece che stare dentro ad un ospedale? Scusi lo sfogo, ma questa triste storia sta angosciando tutti noi.
    Mi auguro che persone come Lei se ne trovino più spesso....

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  2. Gentile lettrice,mi dispiace motissimo , se legge il post "quel maledettissimo cromosoma in più", purtoppo potrà vedere che certe cose accadono, quella pz rimase ricoverata una settimana, il suo utero non si arrendeva, purtoppo noi non possiamo prevedere quantodurerà lo strazio, in questo il mio collega ha ragione, e nemmeno possiamo con i farmaci spingere più di tanto... in quel caso noi non ci siamo arresi, le abbiamo provate tutte, il protocollo prevede il ricorso a farmaci sempre più aggressivi, usando insieme sostanze che facciamo "cedere" l utero insieme ad altre che spingono a contrarlo, ma i tempi restano un incognito... si, è vero il ricorso al cesareo rimane l ultima spiaggia, l anno scorso il mio primario, in un caso analogo mi chiede di fare il cesareo se alla fine della giornata la pxz avesse continuato a non rispondere... il cesareo in quel caso è molto pericoloso, è vero, l utero non è un utero pronto al parto e i rischoi di perderlo esistono e poi io non volevo assolutamente che la donna portasse anche una cicatrice fisica oltre che psicologica... grazie all aiuto di una fantastica ostetrica e al afatto che quel pomeriggio non avevo travagli, ci chiudemmo noi tre in sala travaglio, credo che aiutata da una buona conoscenza farmacologica e da tanta fortuna, sono riuscita a "mescolare" talmente tanti farmaci che alla fine ce l ho fatta...
    che vuoi che ti dica, possono farle comunque una partonanlgesia, o mettere forti analgesici in vena, magari oppiacei che un pò "stordiscano" anche la donna... mi dispiace che manchi umanità in questi casi così delicati... mi dispiace tanto... scusi, leggo in ritardo il suo commento, magari adesso avete risolto... un abbraccio alla sua amica, fortissimo...

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