domenica 22 maggio 2011

Quel maledettissimo cromosoma in più

Otto anni di attesa di un figlio che pare non voler arrivare, alla fine eccolo; il ritardo, il test di gravidanza, la prima ecografia, la gioia che esplode.
Arriva anche l'amniocentesi, a 36 anni è bene farla, e con essa la notizia rumorosissima e devastante di un cromosoma in più.
Trisomia 13, oddio cos'è, oddio che facciamo, oddio non può essere, non può un microscopico cromosoma in più uccidere la nostra felicità.
E quindi la scelta, il ricovero, l'aborto terapeutico...
Questa è la storia di oggi, di una bellissima ragazza bionda che ha dovuto prendere la decisione più dura per una donna.
Da tre giorni è ricoverata da noi, il destino si accanisce, perchè nonostante i tanti farmaci il suo utero ancora non si arrende.
Ieri sono riuscita a trovare un pò di tempo per andare a conoscerla e parlare con lei, cercando di darle un pò di forza e facendole sentire la mia solidarietà.
Lei è forte, piange solo quando nessuno la vede, cerca di sostenere il marito, i genitori e con me si apre e si vede che aveva tanta voglia di parlare.
Le storie in questi casi sono molto simili, lei come aggravante ha il fatto che questa gravidanza è arrivata dopo tanti anni di ricerca, quando quasi non ci credevano più.
Io inizio a raccontare tremila altre storie, tremila altre gravidanze insorte dopo terribili esperienze, non mento, è tutto vero, di solito il destino toglie ma poi in qualche modo restituisce e io sono certa che sarà così anche per lei.
Non è piacevole, lo ammetto, assistere all' aborto terapeutico, a dire la verità è forse la cosa più spiacevole del mio lavoro, concentrarsi sulle cose da fare, mantenere la freddezza, quando invece avresti voglia di piangere, di urlare o anche solo abbracciare queste donne.
Invece tu sei il medico e devi "fare", assitere, controllare, riempire tremila carte, la burocrazia è infinita...quando mi capita cerco di mostrarmi come persona più che come medico, cerco di curare maggiormente l'aspetto umano, di rendere il meno spiacevole possibile per la coppia una esperienza che definire devastante è dire poco.
A volte piango, lo ammetto, e meno male che ieri eravamo in penombra, altrimenti lei avrebbe notato i miei occhi lucidi mentre ascoltavo la sua storia.
Quando mi sono alzata dal suo letto la ho abbracciata, più forte che potevo, perchè è tanta forza che avrei voluto trasmetterle, perchè è di tanta forza che ha bisogno.
Non dimenticherà mai, ne sono certa, la consapevolezza, il rammarico, la rabbia, lo sconforto, per un lungo periodo regneranno sovrani, ad un certo punto però dovranno superare e ricominciare a credere e a desiderare quel figlio che per questa volta non è arrivato.
Il tempo è un gran dottore, il tempo smussa gli angoli, il suo trascorrere affievolisce i ricordi peggiori, rendendoli vivibili...

Un cromosoma in più, un maledettissimo cromosoma in più...

18 commenti:

  1. Quando si dice metterci l'anima....Grande!!!

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  2. Grazie Ezio, senza metterci l'anima sarebbe solo un lavoro, uno come un altro...

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  3. Salve dottoressa e complimenti per il blog; sono una delle tante donne cui il destino ha riservato la tragica esperienza dell’aborto terapeutico …
    La mia storia comincia a settembre 2010, dopo otto mesi di tentativi ecco finalmente il test positivo… subito la gioia e la voglia di vivere questa fantastica esperienza ma qualcosa non va nel verso giusto ..
    iniziano copiose perdite di sangue che mi fanno ricoverare in ospedale per minacce d’aborto che poi alla fine erano dovute alla presenza di un polipo …
    Ma la catastrofe si è verificata alla morfologica quando il mio ginecologo osservando attentamente il monitor notò qualcosa di strano al cervello… era un’ischemia celebrale…
    Tutto questo dovuto al cordone ombelicale di dimensioni eccessive che ha avvolto il feto per tutto il corpo (2 giri intorno al collo, alle spalle, sulla pancia).
    Quattordici ore di travaglio, dolori lancinanti quasi senza sosta, dolore psichico …. un vero e proprio incubo.
    La mia piccola era sana il ginecologo mi ha detto che è stata una casualità ….. sicuramente, ma ora è dura riprovare … ho paura … tanta paura.
    Scusi lo sfogo. Un cordiale saluto.

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  4. Immagino la paura, immagino i ricordi che riaffiorano e ti gelano, quasi a farti desistere... Quello che posso dirti è che non "può piovere per sempre", che devi lasciarti guidare dal tuo desiderio di maternità, perchè questo riuscirà, alla fine, ad essere più forte degli incubi che ora ti perseguitano, anche ad occhi aperti.
    Ti assicuro, e ieri lo raccontavo alla nostra paziente, che poi il destino premia, che poi andrà tutto bene, che avrai un figlio bellissimo, anche perchè quello che ti è capitato è purtroppo un fattore assolutamente legato alla gravidanza in atto e non è un fatto genetico. Immagino, uno pensa che se è successo una volta potrebbe anche riaccadere, come darti torto, ma sappi che è una evenienza così rara che deve lasciarti libera di ritornare a vivere e sognare serenamente.
    sarai tu a decidere quando sarà il momento di riprovare, l'esperienza trascorsa non sarà mai completamente cancellata, farà sempre parte del tuo bagaglio, come quello di ognuno di noi,tutti abbiamo un fardello più o meno pesante, ma non per questo il nostro cammino deve fermarsi.
    Guarda avanti cara, oggi, domani o tra un anno, ma fallo.
    Nel mio blog cerco di raccontare le cose belle del mio lavoro, ma come vedi le cose non sono sempre così, d'altro canto non viviamo in un parco giochi.
    Ti abbraccio, davvero, forte e a lungo.

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  5. Grazie dottoressa, grazie di cuore per aver risposto... le sue parole mi rincuorano..
    Un forte abbraccio

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  6. E di che! Io dico sempre che questo è un lavoro bellissimo e maledettissimo, che ci riempie di soddisfazioni ma anche di dolori, altrettanto grandi... è un lavoro che non finisce quanto stimbriamo, ma ci portiamo a casa, in vacanza, ovunque.
    Le vostre storie finiscono per esser le nostre, almeno per quello che mi riguarda curo l'aspetto emotivo delle pazienti tanto quanto quello "medico"... questa sera avrò la notte, ho telefonato per sapere di quella signora, purtoppo ancora nulla, oggi si è passati alle "maniere forti", probabilmente questa notte toccherà a me, io ci sarò con la solita tenacia e con il solito amore, quello che qualcuno diceva "muove il sole e l'altre stelle", è tutto vero cara, credimi!
    No avere mai paura di mostrare le tue debolezze, solo tirandolo fuori il dolore viene in qualche modo scongiurato.
    hai presente il concetto di "catarsi" degli antichi greci? io non mi vergogno mai di esprimere i miei sentimenti, nemmeno mentre lavoro... belli e brutti che siano, non mi vergogno di commuovermi in sala parto, non mi vergogno di baciare donne, mariti, parenti, anche se li incontro per la prima volta in ospedale. Ho scelto di raccontare per umanizzare un mestiere e dei professionisti, i medici, che tante volte vengono fraintesi, visti come freddi ed insensibili, non lo siamo cara, non lo siamo... la tua sofferenza non sarò certo io ad alleviarla, ma ci tengo a ripetere "non abbiate paura", come disse un amatissimo papa, e se lo ripeto io che sono pure atea...devi crederci!

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  7. il post che pubblico oggi lo dedico a te mia cara!

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  8. Sono commossa .... il coraggio di Raffaella è eccezionale...
    Cara dottoressa non la conosco ma da quel che scrive dev'essere veramente una persona speciale, umana e sicuramente bravissima nel suo lavoro peccato non essere di Roma...la stimo veramente tanto ... fossero tutti come lei ....
    Grazie ancora dottoressa. Un abbraccio

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  9. Dovere e piacere mia cara! dico sempre che se il mio lavoro fosse solo prescrivere analisi e controllarle e prescrivere farmaci, beh dopo un mese sarei morta di noia, invece dopo 10 anni, continuo a trovarlo stimolante e bellissimo.
    Chi cura può vincere o perdere, chi si prende cura può solo vincere...

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  10. E' verissimo, dottoressa, chi si prende cura può solo vincere.
    Il mio ginecologo è molto bravo ma non mi è stato vicino emotivamente.. non si ricorda di me, solo quando dico :"sono la signora dell'aborto terapeutico", non ha impostato con me un rapporto umano e questo mi è mancato.... forse perchè è un uomo... chissà...

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  11. uh questi uomini! guarda si, forse una donna può meglio capire certe cose, ma non generalizzo, esistono anche donne poco sensibili. Forse è il lavoro, le persone oggi sono sempre pronte a trovare la nostra colpa, a cercare lo sbaglio, anche quando tu hai fatto il massimo, con la famosa scienza e coscienza... questo con il tempo probabilmente ci porta ad esser più distaccati, ma gari è anche solo un'autodifesa, perchè ti assicuro che non si vive bene quando si partecipa alle storie di tutte le pazienti, magari bisognerebbe trovare il giusto equilibrio, come in tutte le cose!
    Ti ho raccontato la storia di raffaella, che è esemplare nella sua drammaticità e nel coraggio, ma ne avrei tante altre, tutte a lieto fine!
    Continua il tuo percorso, continua a metabolizzare, poi ad un certo punto arriverà il momento della chiarezza e del volerci riprovare e allora sii serena che andrà tutto bene.
    ps. ma come fai a sapere che sono a Roma??? ho cercato sempre di non dire dove lavoro... accidenti, oramai con internet siamo tutti allo scoperto! un sorriso per te!

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  12. Ops!!! Ho fatto una gaffe, mi è venuto spontaneo scrivere la località senza pensare... chiedo scusa... E' vero con internet si è sempre allo scoperto.
    Sicuramente il vostro mestiere non è semplice, io ammiro tutti voi perchè la medicina è una scienza fantastica e mi affascina tantissimo...
    Sto cercando con tutte le mie forze di metabolizzare il dolore, parlo molto di quello che è successo anche con molte ragazze nei diversi forum per sfogare tutta la mia tristezza... volevo quella "figlia" la volevo con tutta l'anima...
    Non sono mai stata una donna con un forte istinto materno, era più mio marito ad avere l'istinto paterno... ma quando ho visto il test positivo e ho cominciato a pensare a quella tenera vita che si faceva spazio dentro me allora le cose sono cambiate ...
    Mi manca, la penso tanto, e nella vana speranza di alleviare il dolore ho pubblicato un video su youtube intitolato :"il mio amore perduto"... sono patetica... ma l'ho voluto fare.....
    Ora, non so se è rabbia, ma quando vedo bambini in giro, mi viene quasi un rifiuto e non capisco il perchè... o forse lo so... penso alla mia piccola, penso al fatto che ora mancavano più o meno due settimane dal parto, penso al fatto che sarei stata enorme e felice di esserlo perchè avevo lei...giugno il mese della mia bambina.... peccato...
    Purtroppo non mi ha aiutato a superare la cosa neanche l'emorragia che ho avuto dopo 20 giorni dal il parto indotto (in quanto non mi avevano fatto il raschiamento), seguita da due raschaimenti l'ultimo l'ho fatto venerdì 20 maggio e il caso ha voluto che mi ricoverassero nella stessa stanza del travaglio... è stato come rivivere una seconda volta quello strazio... menomale che era un day hospital...
    Grazie dottoressa, mi fa tanto piacere ricevere le sue risposte. Un abbraccio :-)

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  13. ...l'ho capito subito che lei è una donna fantastica.
    Grazie a Felicia ci siamo conosciute stamattina...e da oggi è la mia nuova ginecologa!!

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  14. Felicia mia! e subito mi ha trovata qui!
    beh seriamo non se ne penta!

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  15. ...Buongiorno dottoressa sono una ragazza di 25 anni..da 7 mesi sono diventata mamma di un bellissimo bimbo...Ieri ho saputo da mia mamma che mia zia aspetta un bimbo down..Questa notizia mi ha sconfortato il cuore...Stamattina aveva il colloquio con i dottori.In che modo posso darle un consiglio???Mi hanno affascinato le vostre testimonianze...(ma una frase in particolare no) quella in cui dice che è ATEA!!!Vi consiglio liberamente di leggere la testimonianza di Gloria Polo...magari cambierà qualcosa....Un abbraccio forte e attendo con piacere una sua risposta!!!!!Bacioni!!!!

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  16. consigli cara e come posso io dare consigli, dille di prendersi tutto il tempo per riflettere, in fondo un figlio down oggi ha tante possibilità che prima non cerano, non è una patologia così grave, ma deve sentirsela lei perchè comunque dovrà dedicare tanto tanto tempo a questo bimbo... tu puoi solo dire di riflettere a lungo e che se ci sarà bisogno di te, tu ci sarai, qualunque sarà la sua scelta...mi raccomando non contestate la sua scelta, ascoltate senza consigliare, questo è il mio consiglio
    scusa se rispondo solo oggi, ma non ho mai tanto tempo libero...

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  17. Non dev'essere facile trovarsi a prendere una decisione del genere...ma avere la possibilita' di trovare delle persone come lei e' una fortuna.
    Bel blog e' un piacere leggerla.

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  18. Non dev'essere facile trovarsi a prendere una decisione del genere...ma avere la possibilita' di trovare delle persone come lei e' una fortuna.
    Bel blog e' un piacere leggerla.

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