domenica 5 settembre 2010

Di Parto si Nasce! Perché?

Ho scelto questo titolo per il mio blog per ribadire un concetto che ultimamente e paradossalmente appare poco chiaro.
La stampa in questi giorni si accanisce su noi operatori del settore, ci attacca, ci umilia, diffonde idee malsane. La lite a Messina tra due colleghi, quella al policlinico Casilino a Roma tra due ostetriche fanno passare l'idea che negli Ospedali non ci prenda cura delle donne e dei loro figli e che si passi il tempo a discutere generando complicanze e morte.
 Non è propriamente così; negli ospedali si discute come in qualunque altro posto, ci si confronta, magari anche animatamente, ma questo non vuol dire trascurare, questo non vuol dire che oggi, per forza, DI PARTO SI MUORE!
Sono la prima a criticare certi atteggiamenti di molti colleghi e nei prossimi post avrò tempo e tempo per scagliarmi contro certi modi di fare, ma non è giusto fare passare notizie tendenziose e poco esaustive che non possono che generare terrore, scontento e ridurre ulteriormente la fiducia nei confronti della classe medica e paramedica.
Domenica scorsa leggevo su un noto quotidiano l'articolo sul policlinico di Messina, il primo attacco di bile mi è venuto proprio a leggere che in sala parto c'era il ginecologo della donna, in quel momento fuori servizio.
Sono sempre stata assolutamente contraria a ogni forma di clientelismo, in primo luogo perchè questo aumenta fortemente la probabilità di esser sottoposte ad un taglio cesareo.
Il ginecologo che si reca in ospedale fuori servizio tenderà, per non perdere tempo, a stimolare il travaglio senza reali indicazioni o a ricorrere ad un cesareo, sia perchè un "utero non pronto" non risponde alle stimolazioni, sia perchè ovviamente non avrà voglia di aspettare troppe ore.
La natura deve fare il suo corso,  e la maggior parte delle volte lo sa fare... magari si incazza pure se senza motivo noi interferiamo con i suoi tempi, che per forza di cose, non coincidono quasi mai con quelle degli impegni di noi ginecologi.
Così dico sempre alle donne che è bene ed onesto affidarsi solo alle cure del medico di guardia, che non ha mai fretta, che farà, almeno si spera, sempre le scelte migliori per la singola paziente...
Ok, detto questo torniamo a Messina... litigare in ospedale e in maniera così concitata è assolutamente deprecabile, non si deve fare! ma siamo sicuri che realmente le complicanze che quel giorno si sono verificate dipendano unicamente da questo?
Continuo a legger il giornale, o meglio mi limito solo ad abbassare lo sguardo, e sotto c'è un trafiletto su una donna cinese morta in ospedale poco dopo il suo arrivo per un fatto verosimilmente "trombotico"... siccome sono donna di scienze (ihihihih!) penso subito ad un'embolia di liquido amniotico, complicanza temibilissima, per fortuna rarissima, ma assolutamente indipendenete dall'operato dei medici...
Ok, qui non si scriveva, per fortuna che la colpa era del ginecologo (poveretto!) ma nemmeno tanto si sottolineava il contrario, così magari una persona non del mestiere la sottile differenza tra complicanza iatrogena e imprevedibile non riesce facilmente a coglierla.
Così la povera donna a termine di gravidanza con che spirito viene in ospedale a partorire?
Bah, penso, meno male che non sono incinta e che quattro nozioni mediche le conosco!
Insomma la sfiducia dilaga, la cattiva informazione ci sguazza e qui non si capisce più niente.
I medici non si fidano più dei pazienti (sempre pronti a sporgere denuncia, anche quando nessuno a sbagliato), e i pazienti quando per forza di cose con noi devono venire a contatto vanno prima dalla maga per cercare di sapere se quel dottore sarà causa di infausti eventi
DI PARTO SI NASCE! ed è un'esperienza bellissima, emozionante, unica, non dimentichiamolo mai!

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