lunedì 20 settembre 2010

La forza delle donne

La prima visita ostetrica la feci io in ambulatorio in ospedale.
Terza gravidanza, non cercata ma comunque ben'accetta da parte di una donna di 48 anni che inizialmente aveva interpretato il suo ritardo come un principio di menopausa.
Poi non ho più incontrato la signora, i colleghi, giustamente le consigliarono l'amniocentesi.
Due giorni fa la incrocio in reparto e mi dice "Si ricorda di me? mi fece la prima visita, poi ho fatto da voi l'amniocentesi, purtroppo il bambino e Down, ci ho pensato e ripensato, ho deciso di tenerlo, ne ho fatti nascere due e non mi sono sentita di non fare nascere questo... volevo sapere quando posso tornare a visita visto che non ho prenotato".
Le dico di venire il giorno dopo, la saluto, la vedo andare via tranquilla, io ingoio un litro di saliva.
Non voglio parlare di aborto terapeutico, non voglio nemmeno esprimere le mie idee a riguardo, non lo ritengo giusto, ritengo che sia una scelta troppo personale per poter generalizzare; voglio solo esprimere la mia ammirazione per una donna così forte, per una mamma che accetta di buon grado quello che il destino le ha riservato, che è pronta ad affrontare anche questo.
Non so se avrei la stessa forza, per di più a 48 anni, per di più con difficoltà economiche, so solo che io mi sono sentita in imbarazzo, mentre lei invece era serena della sua scelta.
Le auguro e auguro a suo figlio di conservare sempre la stessa tenacia e lo stesso amore, auguro loro una società che li sappia accogliere ed aiutare tutte le volte che ne avranno bisogno.
Penso adesso che l'amore per un figlio sia una cosa davvero grande se è capace di donare tanta forza e serenità, sembrerà scontato, ma per me che non ho figli fino a ieri tanto scontato non era.

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