lunedì 6 settembre 2010

Quelli della notte

Faccio parte da 10 anni del popolo della notte. Lavorare di notte continuo a ritenerlo innaturale, lo ammetto, ma ammetto anche che mi piace di più rispetto al giorno. Di notte l'ospedale non dorme, le donne travagliano, le cisti ovariche si rompono, così come i preservativi... Che vuol dire che di notte si rompono i preservativi? semplice! vuol dire che la maggior parte delle consulenze sono le "pillole del giorno dopo"!
Di notte però siamo in pochi... nel mio reparto ci sono io (grande capo!), l'ostetrica, un paio di infermiere e l'ausiliaria; meglio pochi ma buoni! Poche persone che il più delle volte si vogliono bene, lavorano in sintonia e si divertono anche. I travagli in notturna mi piacciono di più, l'atmosfera è più raccolta, ho più tempo da dedicare alle donne e ai loro bisogni.
Aggiungo per completezza che anche i bambini preferiscono la notte per nascere; sarà mica un caso che la maggior parte di essi scelga di venire al mondo intorno alle 4.00?
Quando fai la notte hai tutto il giorno libero, anche se lo hai solo tu, perchè i tuoi amici lavorano, per cui è un giorno da dedicare solo a te stessa, il che, lo ammetto, non è niente male. Tra poco preparerò il mio "cestino", ci metterò dentro un pò di frutta per la cena, della biancheria pulita e i trucchi per domani mattina (mica siccome faccio la notte domani vorrò sembrare uno zombie!).
La notte non mi pesa, sono solo un paio quelle che veramente non riesco a digerire: il 24 dicembre e il 31 dicembre, dove penso alla mia famiglia che sta a casa, unita e si ingozza... 
La mia prima notte in ospedale, circa 10 anni fa, ancora la ricordo, avevo una paura matta, chi sa che sciagura pensavo mi sarebbe potuta accadere! Per farmi comunque trovare pronta ricordo che stetti fino alle 5 del mattino a parlare con ostetrica e infermiere, a ridere con loro, a sentire i loro racconti, poi stremata andai a dormire e poco dopo arrivò la chiamata dalla sala parto!
Succede sempre così, 5 minuti dopo che te ne vai in stanza ti chiamano!
Per la notte ho i miei riti scaramantici: indosso la tuta bianca e non quella verde, non mangio che un frutto e non mando mai la buonanotte al mio compagno e quelle volte che lo faccio so già che non si chiuderà occhio.
Si lavori o non si lavori, la mattina ci ritroviamo tutti per il caffè, più o meno stanche, più o meno soddisfatte del nostro operato, ma certe che "è passata pure questa!"

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