domenica 26 agosto 2012

Un'ostetrica mancata?

La dicotomia ginecologo/ostetrica mi ha sempre lasciata indifferente.
Siamo figure diverse ma complementari, questo e' il mio "verbo".
Spesso mi prendono in giro, mi dicono che sono un'ostetrica mancata o che sono un ginecologo assai atipico.
L'ho scritto tante volte, mi piace la sala travaglio!
Mi piace entrare in comunicazione con le persone, farle sorridere, ascoltare i loro racconti.
Ho scambiato per un bar l'ospedale? In un certo qual senso si, perche' del Travaglio mi interessa soprattutto il lato umano.
L'andamento ostetrico lo lascio alle signore di casa, le ostetriche, donne meravigliose, che non finiro' mai di ringraziare.
Paradossalmente mi trovo molto più in accordo con loro che con i miei colleghi, ammiro il loro sorriso sempre stampato anche dopo una notte di lavoro, ammiro la calma e soprattutto l'amore ed il rispetto per la fisiologia dell'evento che assistono.
Io mi siedo in un angoletto e le guardo, mi fanno a volte anche divertire, con le loro posizioni antalgiche, i loro massaggi, le loro docce calde, le passeggiate e i mantra...
Ammiro la pazienza, che forse a me manca, sopportare ore e ore di lamento, a volte di grida, non mollando mai, non perdendo la pazienza ( io in certi casi mi defilo immediatamente!).
Non parliamo di quando le vedo assistere i parti, li' vado in estasi! I loro oli lubrificanti, i massaggi, le parole dolci...
Dovevo fare l'ostetrica? No no, assolutamente no, io amo il mio lavoro, amo la chirurgia, amo risolvere problemi e complicanze... Ma il mio amore per gli angeli della sala parto e' atavico.
Forse perche' all'università ho passato piu' tempo con le ostetriche che con mia madre, passavo con loro i miei giorni e le mie notti, quindi mi confidavo, piangevo, ridevo e mi lasciavo con tanta modestia insegnare il loro lavoro.
E' inutile negarlo e chi lo fa mente spudoratamente, l'ostetricia (non la ginecologia) a noi la insegnano le ostetriche e non i nostri professori, i segreti della nascita sono loro patrimonio e ho appreso da loro tutto quello che so, a partire dalla mia prima visita in Travaglio dove senti solo il famosissimo "caldo umido" e basta ( espressione che si usa per dire che non ci hai capito nulla).
Amo confrontarmi con loro, prendere le decisioni insieme senza fare il dottore della situazione "tu zitta comando io!"
Quello che pero' mi vanto di aver appreso da loro, oltre che il mestiere, e' la calma, la grazia, i modi gentili e la pazienza, che per fortuna oggi sono mie doti.
E' stranissimo, sono tanto nervosa, irascibile e frettolosa nella vita quanto invece calma, paziente, silenziosa nel lavoro.
Questo post e' per loro, le mamme di tutte le mamme!
Grazie!

2 commenti:

  1. Ciao Dott.
    Com'è strana la vita!!!! Proprio quest'estate, girando per il web, sono incappata in questo tuo post che mi ha colpito tanto e, pensando al mio "parco medici", che ora conosci anche tu, mi sono chiesta quanto sarebbe stato bello avere anch'io una gine così!!! Ed ora è realtà! E' proprio strana la vita!!!!! Mi fa tanto piacere e con ancora più piacere ti do il mio BENVENUTA fra noi ;)
    Giovanna Gotta

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    1. Giovanna in effetti mancavo io! Grazie!!!
      Lo dico a tutti qui a Roma, mi mancano tanto le mie ostetriche romane, ma ammetto con loro di aver ritrovato belle e bravissime figure in Abruzzo!
      Grazie dell'accoglienza, cercherò di non deludervi mai!

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